Le novità del Decreto Sanzioni per le operazioni con l’estero: cambiamenti e implicazioni

Il recente Decreto Sanzioni introduce importanti modifiche per le operazioni con l’estero, in particolare per le cessioni intracomunitarie ed esportazioni. Le novità riguardano i termini per l’uscita dei beni dal territorio italiano e le nuove disposizioni sanzionatorie, che richiedono attenzione per evitare penalità significative.

Cessioni intracomunitarie ed esportazioni: nuovi termini e sanzioni

Per le esportazioni verso Paesi al di fuori dell’Unione Europea, la normativa prevede espressamente che i beni devono lasciare il territorio italiano entro 90 giorni dalla consegna, mentre per le cessioni intracomunitarie, manca un termine specifico nella normativa (art. 41 comma 1 DL 331/93). Nonostante ciò, il Decreto Sanzioni introduce una penalità pari al 50% dell’IVA non applicata qualora i beni non raggiungano lo Stato membro di destinazione entro 90 giorni.

La sanzione può essere evitata se, entro i 30 giorni successivi, viene emessa una fattura regolarizzata con il versamento dell’IVA dovuta.

Documentazione per dimostrare l’arrivo dei beni

Per certificare l’arrivo dei beni nel Paese di destinazione, il venditore può avvalersi del regime unionale, secondo il quale è richiesta una dichiarazione scritta dell’acquirente, da ottenere entro il decimo giorno del mese successivo alla cessione, che includa:

  • Data di rilascio;
  • Dati dell’acquirente (denominazione e indirizzo);
  • Quantità e natura dei beni;
  • Data e luogo di arrivo;
  • Identificazione della persona che accetta i beni.

Modifiche alle sanzioni per fatture irregolari

Oltre ai cambiamenti relativi alle cessioni, il Decreto introduce novità significative per le sanzioni applicabili a chi riceve una fattura irregolare. Fino al 1° settembre 2024, l’acquirente poteva evitare sanzioni (pari al 100% dell’imposta omessa) emettendo un’autofattura denuncia e pagando l’IVA dovuta. Con le nuove disposizioni, le regole cambiano:

  • La sanzione per l’acquirente viene ridotta al 70% dell’imposta omessa.
  • L’autofattura denuncia è sostituita da una semplice comunicazione all’Agenzia delle Entrate da effettuare entro 90 giorni dal termine previsto per l’emissione della fattura.
  • Viene escluso l’obbligo di verificare i requisiti giuridici del cedente relativi alla non imponibilità, esenzione o esclusione IVA.

Le nuove sanzioni si applicano alle violazioni commesse a partire dal 1° settembre 2024. Si attende ora che l’Agenzia delle Entrate fornisca indicazioni operative per gestire la nuova procedura di comunicazione denuncia.

Le modifiche introdotte dal Decreto Sanzioni comportano nuove responsabilità per imprese e professionisti che operano con l’estero. È fondamentale aggiornare le procedure amministrative e contabili per rispettare le nuove disposizioni ed evitare penalità.

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